Fireprints, l'impronta del fuoco che reinventa la luce.
GIANMARCO GUARASCIO E LA COLLEZIONE DI PROIETTORI EMOZIONALI DOVE IL LIGHT DESIGN È UN PRETESTO PER RIVELARE LA TEXTURE DEL RAME LAVORATO CON IL CALORE
Gianmarco Guarascio è un designer di 30 anni che ha appena presentato alla mostra Makers, ai Caselli 11-12 di Milano, Fireprints, una collezione di quattro proiettori emozionali in cui rame e fuoco fanno evolvere il concetto di illuminazione. Le lampade, tutte regolabili e progettate per riflettere la texture del rame disegnata dal calore sulla parete, generano un contatto continuo tra lo spazio e il colore del metallo. La luce diventa così un mezzo per esprimere sia la capacità delle lampade di plasmare lo spazio, sia la capacità del designer di plasmare l’oggetto.
Come hai cominciato a pensare a questa dimensione fisica ed emozionale allo stesso tempo del progetto?
Lavoro con le mani da quando avevo 5 anni, e anche oggi il lavoro con le mani è il filo che seguo con il mio modo di fare design. La mia formazione è cominciata da giovanissimo, quando ho iniziato a lavorare come installatore termoidraluco appena dopo la scuola. Dopo nove anni, mi sono reso conto però che l’impulso del progettare per restiture le mie creazioni a un pubblico potenziale era molto forte, così ho preso la decisione di formarmi come designer seguendo questo istinto. Sinceramente, ho iniziato con un grande interesse per gli interni, che però ha lasciato spazio nel tempo a quello per il prodotto. Mi sono laureato a Roma in Habitat Design alla Quasar University con una tesi spiccatamente sul prodotto, relatore il professore Alessandro Gorla, designer e fondatore di Studio Algoritmo. Quella tesi era in realtà un lavoro aperto, perché il mio vuole essere un design di ricerca. Dopo la laurea, è stata la volta del master in Product Design e Made in Italy, nella stessa accademia, un’esperienza che mi ha portato a pensare che la mia strada sarà nel mondo del prodotto, nonostante non mi chiuda comunque a varie possibilità ad altri campi della progettazione.
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Fonte: CieloTerraDesign